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Volume 27 XXVI Concorso 2005. La formazione dei manager per la città dei diversi. Città di genti e culture: da “Megaride ’94 alla città europea, cablata e interetnica”. Tomo Terzo, a cura di Corrado Beguinot. Giannini, Napoli 2005.

Volume XXVII – XXVI Concorso 2005. La formazione dei manager per la città dei diversi. Città di genti e culture: da “Megaride ’94 alla città europea, cablata e interetnica”. Tomo Terzo, a cura di Corrado Beguinot. Giannini, Napoli 2005.

I paesi dell’Unione Europea sono meta di una crescente immigrazione e nel breve volgere di qualche anno ci troveremo a coesistere con una compagine demografica assai diversa da quella cui siamo abituati. Questa radicale trasformazione della società urbana cui andiamo incontro produrrà inevitabilmente un’altrettanto radicale modificazione di domanda e servizi e qualità urbani e darà quindi luogo ad una città diversa e imprevedibile sulla scorta delle attuali conoscenze; una città abitata da una mescolanza di diverse etnie per la quale la coesistenza civile, oltre che una vitale esigenza, deve rappresentare un obiettivo morale, sociale e umano.
Queste migrazioni possono essere molto importanti per l’economia dei paesi di destinazione e, allo stesso tempo, costituire per essi elemento di preoccupazione. Esse, specie in Europa, sono indispensabili per contrastare il declino demografico che gran parte dei paesi del vecchio continente stanno vivendo e quindi, nella nostra area economica, costituiscono una risorsa irrinunciabile per il sostegno, tanto della struttura produttiva, quanto dei paesi di accoglienza; se non colmiamo il deficit demografico che si viene creando nella fascia di età produttiva, in pochi anni avremo difficoltà a sostenere il prodotto interno lordo e a finanziare i servizi sociali che siamo abituati a ricevere al termine dell’attività lavorativa. Per effetto di questa situazione – e non solo – che si ripropone senza troppe differenze in tutti i paesi dell’Europa dei 15, il nostro vecchio continente ha bisogno di giovani cui affidare il proprio futuro demografico e produttivo.

Da qualche anno la Fondazione Della Rocca ha rivolto i suoi interessi verso i temi della città interetnica, raccogliendo una notevole mole di opinioni e riflessioni di studiosi provenienti, sia da paesi di emigrazione, sia da paesi di immigrazione. Questo rilevante patrimonio di conoscenze, posto a confronto in un nutrito numero di incontri collegiali ed in ancor più numerose occasioni informali, ha consentito di avviare l’approfondimento delle problematiche in forma culturale e scientifica e, continuando in questa attività di promozione della ricerca sul tema, di organizzare Corsi di alta formazione di tipo sperimentale sul governo della città interetnica.
Il fine dei Corsi – che hanno avuto luogo nel 2004 e nel 2005 – è stato rivolto alla formazione di una figura professionale di nuovo profilo, che abbiamo chiamato Manager della città interetnica, preparata per affrontare le specifiche problematiche originate dai crescenti fenomeni migratori e dalla composizione multiculturale delle popolazioni residenti nelle città europee.

Gli urbanisti che professionalmente si occupano di adeguare le città di ieri alle esigenze di domani, usando, anche e sempre più, i prodotti delle innovazioni tecnologiche, non possono che concorrere ad approfondire il tema, raccogliendo riflessioni, organizzando studi ed offrendo in questo modo il loro contributo per il ridisegno della città. Non v’è dubbio peraltro che la materia si presta ad ampie contaminazioni disciplinari cui abbiamo cercato di dare spazio nell’ambito dei Corsi e negli incontri che ne hanno preceduto l’organizzazione e nei contributi che compongono questo volume. La poliedricità delle componenti culturali del tema trattato ha infatti consentito di riunire, in un proficuo confronto interdisciplinare, persone di diversa estrazione culturale ed afferenti ad aree disciplinari un tempo ritenute distanti, ininfluenti o completamente distaccate dalla progettazione urbana: teologi, filosofi, sociologi, giuristi, geografi, urbanisti, architetti.

Le attività di ricerca e di formazione sviluppate nell’ambito dei Corsi sono state tese ad individuare elementi di verifica attraverso lo svolgimento di esperienze sperimentali sul tema della multietnia; in particolare i partecipanti ai Corsi, coadiuvati da tutor, hanno sviluppato analisi e progetti di intervento su alcune significative realtà urbane. Siamo convinti infatti che ad una società che va radicalmente quanto velocemente mutando non può non corrispondere una città che si trasforma e si adegua.
Ci troviamo a misuraci con una modificazione profonda degli aspetti relazionali delle nostre città che non si manifesta soltanto nella infotelematizzazione delle funzioni e dei servizi e nella compresenza, nelle sue strade, di persone con tratti somatici, lingue, religioni, stili di vita diversi da quelli cui siamo abituati ma, data la dimensione del fenomeno, tutto ciò tende ad incidere profondamente nelle strutture stesse della società preesistente.

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